In passato, l’amministrazione del condominio, era comunemente appannaggio di un condomino, magari un po’ più disponibile di altri, che svolgeva tale mansione con la diligenza e l’accortezza del padrone di casa poiché i propri interessi coincidevano inequivocabilemnte con quelli di tutto il condominio.
Questo, era possibile poiché il Condominio rivestiva una figura ibrida nei confronti dello stato, in quanto, nonostante fosse possessore di codice fiscale non edempiva ai doveri spettanti alle figure giuridiche.
Lentamente, nei corsi delgi anni le cose sono cambiate, fino ad arrivare, al decreto Bersani del 5 febbraio 2007, risoluzione n. 19 dove il Condomino è stato investito di grande responsabilità divenendo il primo organo controllore del pagamento delle imposte dei fornitori dei quali si avvale. Infatti, è obbligato al trattenimento di un’aliquota dal compenso su ogni prestazione ricevuta, sia essa di tipo manuale sia di concetto, versandola direttamente all’agenzia delle entrate in qaulità di sostituto d’imposta.
Pertanto, l’aumento della responsabilità e della burocrazia che orbitava attorno alla vita Condominio, dai permessi/ concessioni, al fascicolo del fabbricato, dalla DIA, alle responsabilità civili e penali delle per le leggi 46/90, 626/94, 494/96, alla tutela dellaprivacy, dagli adempimenti fiscali F24, 770, ha invertito la tendenza , facendo pendere l’ago della bilancia verso la colaborazione di professionisti del settore, sfruttandone esperoianza e preparazione.
Inevitabilemente, come spesso accade, i cambiamenti portano vantaggi ma sempre con un rovescio della medaglia.
Infatti, la sicurezza del rispetto di norme e di leggi, di corrette attibuzioni e riparti, della trasparenza dei conti, è andata adiscapito del dialogo e del rapporto confidenziale tra condomini e amministratore provocando, a volte, l’impossibilità di soluzione bonaria alle controversie, o l’allungamento deii tempi di intervento per la riparazioni.
Tutti questi aspetti, che differenziano la vecchia dalla nuova figura dell’amminsitratore mi hanno indotto a lavorare per prepararmi ad una gestione condominiale, che pur avendo tutte le caratteristiche che la modernità rende necessarie, non trascura le peculiarità gestionali tipiche “buon padre di famiglia”.
Pertanto, l’esperianza acquisita come dipendente, in grandi aziende della città, mi ha portato ad acquisire conoscenze tecniche e pratiche sia nel campo dei servizi informatici che nelle relazioni con clienti e fornitori, portando vantaggi nei rapproti personali con gli stessi condomini.
Inoltre, senza trascurare gli aspetti formali sopradetti, la linea di condotta utilizzata per la mia gestione è quella della “grande famiglia”, sfruttando al massimo la collaboarazione dei Signori Condomini, venendo incontro alle loro esigenze, però sempre nel massimo rispetto delle regole e senza mai ledere diritti e libertà altrui.
Queste mie capacità e conoscenze, acquisite nel corso degli anni, integrate con quelle legali e fiscali attinenti nello specifico ramo condominiale, si sono affinate frequentando corsi presso la sede
A.N.AM.MI. di Roma alla quale sono iscritto a tutela comunque della mia professionalità che comporta un controllo costante dell’andamento delle mie amministrazioni, un supporto logistico per qualunque evenienza è un’assicurazione RCT per un massimale di circa 100.000 euro ed un aggiornamento costante obbligatorio.
